Renzi l'estremista




Il migliore ritratto psicologico di Matteo Renzi è contenuto nel racconto "Non approfondire" di Alberto Moravia, apparso nel 1954.
Lo trovate nel  volume "Racconti Romani" edito dalla Bompiani: è la storia di un insopportabile e invadente scocciatore, ossessivo e indisponente, che viene lasciato dalla moglie e non riesce a capire perchè.
Questa piccola scoperta mi fa ridere da alcuni mesi, ma mi sono autocensurato. Per una curiosa coincidenza la moglie che abbandona il protagonista del racconto si chiama Agnese, proprio come la moglie di Renzi. Io penso che la vita intima delle persone vada rispettata e mi hanno sempre disgustato le sciocche polemiche sulla moglie di Renzi, sul suo lavoro di insegnante, sul suo abbigliamento e sui suoi maglioncini.
Prima delle elezioni pubblicare il post si sarebbe prestato a polemiche sguaiate, adesso è una maniera ironica di riflettere sulle disavventure del Partito Democratico. In questo post non si parla della vita matrimoniale di Renzi, che credo felice, ma l'Agnese del racconto rappresenta i tantissimi iscritti ed elettori, me compreso, che hanno abbandonato il Partito Democratico.
Non posso riprodurre il racconto che è di poche pagine ed è ovviamente protetto dal diritto d'autore. Mi limito a riportare l'inizio e la fine e vi invito a leggere tutto il racconto procurandovi il libro.



Agnese poteva avvertirmi invece di andarsene così, senza neppure dire: crepa. Non pretendo di essere perfetto e se lei mi avesse detto che cosa le mancava, avremmo potuto discuterne. Invece no: per due anni di matrimonio, non una parola; e poi, una mattina, approfittando di un momento che non c'ero, se ne è andata di soppiatto, proprio come fanno le serve che hanno trovato un posto migliore. Se ne è andata e, ancora adesso, dopo sei mesi che mi ha lasciato, non ho capito perché.
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 "Ma insomma," dissi riscaldandomi, "Perché mi ha lasciato? Che le ho fatto? Perché non me lo dite?" Mentre parlavo, tutto arrabbiato, l'occhio mi cadde sopra il tavolo. Era ricoperto da un tappeto e sul tappeto c'era un centrino bianco ricamato e sul centrino un vaso pieno di garofani rossi. Ma il centrino  era fuori posto.
Meccanicamente, senza neppure sapere quel che facessi, mentre lei mi guardava sorridendo e non mi rispondeva, sollevai il vaso e rimisi il centrino a posto. Lei disse, allora: "Bravo... ora il centrino è proprio nel mezzo... io non me ne ero mai accorta, ma tu l'hai visto subito... bravo... e adesso è meglio che te ne vai, figlio mio." Si era alzata, intanto, e mi alzai anch'io. Avrei voluto domandare se potevovedere Agnese, ma capii che era inutile; e poi temevo, se l'avessi vista, di perdere la testa, e fare o dire qualche sciocchezza. Così me ne andai e da quel giorno non ho più rivisto mia moglie. Forse un giorno lei tornerà, considerando che di mariti come me non se ne trovano tutti i giorni. Ma la soglia di casa mia non la passa se prima non mi spiega perché mi ha lasciato.


Renzi, anche dimettendosi, non ha mai accenato a un briciolo di autocritica e non ha la minima coscienza, come del resto tutto il suo gruppo di fedelissimi, delle ragioni della sconfitta. Anzi, rinfocola nuove polemiche contro il Movimento5Stelle per nascondere le dimensioni del disastro. Si ostina a mettere a posto il centrino, atteggiandosi a statista che detta la linea del partito anche dopo essersi rimesso da segretario del PD.
Perchè Renzi non ha funzioneato come leader di una sinistra moderata?  Perchè è un estremista  di centro, anzi di centrino.

***

I numeri sono spesso la maniera migliore di osservare la realtà.

                                                                              Voti PD    
Elezioni politiche Camera  2013                         8.644.523                 25,4 % 

Elezioni Europee                2014                        11. 203.231               40,81 %

Elezioni politiche Camera  2018                          6.134.727                18,7 %


nelle ultime elezioni il PD ha perso:

(rispetto al 2013)  - 2.509.796 voti  e  - 6,7  %
(rispetto al 2014)  - 5.068.504 voti  e  - 22,11 %

Camera seggi PD: da 292 a 115 (alcuni dei quali non PD)  (- 177)
Senato seggi PD: da 123 a 59 (alcuni dei quali non PD)  (- 64)

In confronto la battaglia di Caporetto è stata un Trionfo dell'Esercito Italiano.

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Nel mondo spira un vento di destra, Trump lo dimostra, ma questo non spiega del tutto i risultati del PD.


1) Prima delle elezioni ho fatto una battuta con un amico: "Speriamo che non vinciamo, se no ci fanno fare sacrifici!"
Il vizio del PD , ma ancora prima dei DS e  persino del PCI e della sua ala migliorista, è stato pensare che, dato che si rappresentano i lavoratori dipendenti, si è  autorizzati a chiedere sacrifici. Così si diminuiscono i diritti (Job Act) e si salvano la Patria e i bilanci. La cosiddetta sinistra risparmia per poi perdere le elezioni e permettere alla cosidetta destra di sperperare allegramente, a beneficio dei ricchi, quanto risparmiato.
Le formiche governano per fare vincere le elezioni alle cicale.
Il PD è stato completamente succube delle idee economiche di destra.
Il rinnovo dei contratti degli statali si doveva fare anni fa, averlo fatto all'ultimo momento senza arrivare concretamente e mettere i soldi nel portafoglio a nessuno è stata pura stupidità.
Il PD ha fatto delle cose buone per i diritti civili, ma ha perso sul piano dei diritti economici: due persone omosessuali possono avere  le unioni civili, ma ambedue vengono sfruttate sempre di più e vivono nella precarietà lavorativa.

2) I sostenitori del PD sono diventati una plebe sempre al voto china, senza ideali in cui sperar.  Le primarie si sono rivelate non uno strumento di democrazia, ma dei plebisciti. Allargando a tutti la possibilità di votare hanno svalutato il ruolo degli iscritti, tanto è vero che  alla fine ne hanno persi a centinaia di migliaia.
Qualsiasi portatore di voti che bussava alla porta del PD veniva accolto e diventava dirigente. Quest'idea ha portato in Sicilia all'entrata in massa nel PD di ex Forza Italia, che hanno di fatto occupato tutti i posti di potere.

3) Il PD era nato sostanzialmente da un patto tra ex DC ed ex PCI per creare una casa comune. Con Renzi c'è stata una pulizia etnica degli ex PCI.  Un particolare acccanimento c'è stato nei confronti di D'Alema. Pur da perdente D'Alema, e secondo me da perdente volontario perchè sapeva benissimo come sarebbe andata a finire e non ha voluto il paracadute proporzionale,  si è dimostrato molto più intelligente di Renzi. A novembre 2017 D'Alema aveva detto "Il voto utile schiaccerà il Pd. Chi non vuole Berlusconi voterà Grillo, e viceversa". Aveva capito tutto.



4) Se consideriamo solo il meccanismo elettorale, l'essere passati dal proporzionale al Rosatellum ha comportato per il PD la perdita di circa 13 senatori  e 29 deputati. 
LeU, i fuorusciti dal PD, hanno perso 4 senatori  e 8 deputati rispetto ad una assegnazione dei seggi su base proporzionale, ma questo era nei piani di Renzi. 
La cosa incredibile che prima di approvare (con la fiducia) il Rosatellum, uno studio aveva dimostrato chiaramente che la legge avrebbe regalato l'intero nord, nella quota maggioritaria, alla destra. I deputati e i senatori del PD hanno votato comunque una legge elettorale suicida, andando ordinatamente al macello come un branco di pecore, incapaci di opporsi al sistema di potere renziano. L'istinto gregario, la sottomissione al capobranco che aveva potere assoluto sulla formazione delle liste, ha prevalso  su tutto.


Cefalù  Marzo 2018
proprietà letteraria riservata
Marco Bonafede

3 commenti:

  1. Ho letto la tua analisi e non la condivido.
    Io credo che nonostante il disastro elettorale Renzi sia un grande politico, non dico statista perchè non ne ha avuto la possibilità,avendo contro molti del suo stesso partito.
    Ma un segretario che deve fare se non dare la linea al partito, dopo essere stato democraticamente eletto dagli iscritti, non da chiunque, come invece per le primarie, che si è sempre sostenuto sia molto democratiche perchè aperte a tutti.
    Qui si rigirano le carte, si vuol salire sul carro dei vincitori tirando pietre ai perdenti.
    Si sostiene che ha sbagliato ad allearsi con berlusconi, anche a me ha dato fastidio, ma un grande politico deve guardare oltre e se non si accontenta di cantare bella ciao alle manifestazioni, bisogna che faccia in modo di portare voti alle proprie proposte, magari anche parzialmente, ricordiamo che ha imposto Mattarella contro il volere di Berlusconi e forse proprio questo glielo ha messo contro, influenzando il no alla riforma costituzionale, che mi piacerebbe sapere quanti a sinistra hanno letto.
    D'Alema non ha fatto la bicamerale con Berlu? e il conflitto di interessi tanto declamato a sinistra perchè non è stato legiferato ai suoi tempi?
    Dimentichiamo presto e male.
    Il disastro del PD non è imputabile solo a Renzi, infatti anche liberi e uguali ha fallito, ma a più ampi ragionamenti sociali e sicuramente a questo antirenzismo divagante all'interno della sinistra; che chissà perchè, vuole essere sempre più a sinistra di se stessa.
    E' la prima volta che voto il PD, e l'ho fatto perchè mi sono piaciuti alcuni ministri, certo l'uomo è arrogante, ma D'Alema non lo è? Cosa vogliamo da un leader politico, un Gesù che sparga manna gratuita a tutti e rimetta ad altri i nostri debiti?
    Hanno detto che non sa ascoltare, però i voucher li ha tolti, sbagliando, dopo che la CGL ha tuonato non potendo annoverarsi i fruitori tra gli iscritti.
    Sarebbe bene che il PD ascoltandolo, rimanesse all'opposizione e non si offrisse come stampella al M5S rischiando anche di perdere ulteriori seggi se si dovesse rivotare.

    La tua analisi su Maroni invece mi trova d'accordo, l'uomo non genio è stato però, a detta di Saviano, il miglior ministro degli interni che abbiamo mai avuto.
    ciao Michele Falchi

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  2. Ognuno ha le sue opinioni. Ma hai letto il racconto di Moravia?

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  3. Ecco il brano che ho tagliato dall'articolo originale e a cui si riferisce l'Intervento di Michele Falchi:

    Andreotti diceva: pensa male, fai peccato ma quasi sempre ci azzecchi.
    La polemica postelettorale dei renziani conto il M5S nasconde la volontà di appoggiare un governo di centro destra. Oggi i dirigenti del PD dicono di volere andare all'opposizione, tra qualche settima comincerà la manfrina "l'Europa ce lo chiede".
    La soluzione del rebus governativo italiano potrebbe essere questa:
    Sulla base delle solite chiacchiere sulla necessità che le forze politiche dimostrino senso di responsabilità per il bene del paese ecc. ecc, si trova un "leghista antifascista" con senso dello stato. Chi?
    Bobo Maroni, naturalmente, ex Ministro degli Interni e ex Presidente della Regione Lombardia, che ha avuto la furbizia di non ricandidarsi alle regionali e di smarcarsi dalla corsa a destra di Salvini.


    Il piano potrebbe funzionare perchè:
    - Salvini non potrà opporsi ad un leghista Presidente del Consiglio e tutti gli diranno affettuosamente che non è ancora il suo turno ma il suo momento arriverà presto. Potrà continuare a dire: "Ah, se ci fossi io!"
    - Berlusconi potrà continuare a far credere al cane Dudù di essere il regista del centrodestra. Non è che gliene freghi niente delle opinioni di Dudù, ma fingendosi regista potrà continuare a fare i suoi interessi. Tutti gli devono qualcosa.
    - La Meloni, che tutto sommato ha fatto flop, potrà godersi il fatto che nemmeno Salvini riuscirà a diventare Presidente del Consiglio.
    - Renzi potrà vantarsi di aver sbarrato la strada a Salvini che è troppo di destra e di avere fatto un'operazione intelligente con un leghista moderato. Il PD, il partito dei Salvatori della Patria in servizio permanente effettivo, darà il suo consenso all'accordo dopo un referendum interno come ha fatto la SPD tedesca per andare al governo con la Merkel. Si sentiranno europei con la benedizione di Prodi, di Casini e di Napolitano. Oppure il PD si spaccherà ancora una volta e la minoranza di Renzi andrà in soccorso del centrodestra. Renzi sarà l'Angelino Alfano del PD, questo senza offesa per Alfano, che credo andrebbe un poco rivalutato.
    Andrà così?
    Ovviamente non lo so, potrebbe anche finire in maniera completamente diversa, ma spesso le ipotesi più semplici sono le migliori.


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