Psicologia gerarchica

 

Leon Festinger e James Carlsmith, due  psicologi statunitensi, nel 1959 pubblicarono un esperimento che è alla base della teoria della Dissonanza cognitiva.  

Nell'esperimento venne chiesto ai soggetti  di svolgere un compito monotono e ripetitivo per un'ora. Dopo, dietro pagamento, fu loro chiesto di dire ad altri che in realtà il compito era piacevole 

Il gruppo fu diviso in due parti: una metà dei soggetti ricevette 1 dollaro per mentire, l'altra metà ne ricevette 20. Quelli che ricevettero 1 dollaro sostennero che il compito fosse divertente con più entusiasmo di quanto non fecero quelli pagati 20 dollari, e arrivarono quasi a convincersene. 

Festinger e Carlsmith teorizzarono che la dissonanza tra la propria esperienza ( lavoro noioso ) e quello che dovevano  dire ( lavoro  interessante )  portò il gruppo pagato 1 dollaro a convincersi che in fondo quel compito non era poi così noioso, risolvendo il conflitto psicologico.

Questo non accadde invece tra quelli retribuiti 20 dollari: era una cifra adeguata per pagare la menzogna e  non procurava alcun conflitto psicologico, erano coscienti che lo facevano solo per soldi.

Questo meccanismo è ampiamente usato nelle strutture lavorative che assegnano per lungo tempo posti di responsabilità su base precaria e scarsamente o per nulla retribuita. Spesso per i compiti dirigenziali si fa  ricorso a responsabili, facenti funzione  e referenti, che vengono reclutati facendo leva sul senso di responsabilità o sulla promessa di incarichi futuri riconosciuti.

Queste figure, giuridicamente deboli, sono perfettamente funzionali a strutture gerarchiche interessate non all'efficienza lavorativa ma a promuovere conformismo e servilismo.

Un soggetto con incarico non retribuito o scarsamento retribuito sarà portato, per la Dissonanza cognitiva che è costretto a vivere, a condividere acriticamente le direttive gerarchiche e non avrà problemi a vessare i sottoposti. Viceversa un responsabile ben pagato, che sente riconosciuto il proprio valore, può opporsi e farsi valere: lui non soffre la Dissonanza cognitiva.

Luigi Zingales nel  "Il manifesto capitalista" ha già analizzato come il sistema produttivo, sia pubblico che privato, si fondi sulla salvaguardia del potere personale dei dirigenti, che sono una sorta di piccola nobiltà che governa di fatto il sistema produttivo. Anche ambienti di lavoro estremamente specializzati e con un alto livello di istruzione sono facilmente manipolabili tramite il trucco dei responsabili, dei referenti e dei facenti funzione. Per la gerarchia  è sempre meglio non fare i concorsi e mantenere incarichi precari. 

Ma non c'era in realtà neanche bisogno di ricorrere a due psicologi americani e alla teoria della Dissonanza cognitiva per rendersi conto del problema. Un grande psicologo italiano, Antonio de Curtis,  aveva già capito tutto: "Siamo uomini o caporali?"

Un caporale è pagato poco ed è più fedele di un capitano. La gerarchia ha bisogno dei caporali.    


Marco Bonafede

Ottobre 2021

Proprietà letteraria riservata


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