1)Nel comuncato stampa ( allegato C3
) della Fondazione Giglio è
scritto che domenica sera 3 gennaio 2021 erano rimaste solo 18 dosi della prima fornitura di vaccino
anticovid. Come avrebbero fatto la mattina dopo a vaccinare tutto il personale
dell’SPDC e del Territorio della Psichiatria, composto da circa 40 persone?
2) La visione idilliaca dei rapporti
tra ASP6 e Fondazione Giglio è in contrasto con quanto da me Comunicato all’ASP
in una PEC in data 27/03/20 inviata ai responsabili dell’ASP6, in cui si
evidenziavano carenze e disservizi. A questa PEC non è MAI stata data risposta.
3)Nella giornata di domenica 3
gennaio 2021 un infermiere professionale dell’SPDC di Cefalù che chiedeva di
essere vaccinato è stato respinto in quanto dipendente ASP6.
4)Nella mattinata di lunedì 4 gennaio
2021 i dipendenti del Centro Trasfusionale dell’Ospedale Giglio, dipendenti ASP6
come i dipendenti dell’SPDC, si sono dovuti
recare a Termini Imerese per essere vaccinati.
5) Nella mattinata del 4 gennaio 2021
ho contattato telefonicamente il <omissis> –<omissis> del SPDC di
Cefalù - per chiedere se contavano di vaccinare i dipendenti SPDC a Cefalù e NON mi è stato riferito di nessun
accordo. Solo dopo ho deciso di presentare l’esposto ( al di fuori del mio
orario di servizio ) e di comunicarne il contenuto all’ASP6 solo con PEC (ore 13.55
circa ) per evitare fughe di notizie.
6)Mi chiedo se la Fondazione Giglio
abbia sollecitato in forma scritta una presa di posizione dall’ASP6 sul mio
esposto o se ci siano stati solo contatti personali.
7)Mi chiedo se la lettera inviata
dall’ASP6 alla Fondazione Giglio a firma <omissis> <omissis> contenesse
a penna la dicitura “Riservato” e se questa lettera sia stata mostrata da
qualcuno all’Autorità Giudiziaria prima
della mia convocazione da parte dei CC del 09/03/21.
Se così fosse ritengo inaccettabile
che una comunicazione tra me e il mio Datore di lavoro sia stata inviata a un
Ente esterno all’ASP6 fornendo notizie false in merito ad una indagine
giudiziaria.
In tutti i casi ci troviamo di fronte
a una violazione plateale della riservatezza aziendale, con la comunicazione a
ditte esterne di una valutazione negativa e offensiva nei confronti di un
proprio dipendente .
La lettera firmata <omissis> e <omissis>
mi squalifica come dipendente e dirigente, arrecandomi un danno di immagine. La lettera è anche lesiva dei miei diritti
costituzionali, in quanto nessun ente o ditta può diffidare un proprio dipendente dal rivolgersi
all’Autorità Giudiziaria (“comportamenti analoghi”).
Ho ritenuto opportuno dopo aver
ricevuto la lettera, anche alla luce di altri episodi, chiedere subito il pensionamento anticipato.
Sono in pensione dal 01/02/22.
Dr. Marco Bonafede
Mittente: Dr. Marco Bonafede SPDC – Ospedale di Cefalù - MDSM7 INVIATO TRAMITE POSTA ELETTRONICA |
|
Al Direttore <omissis> ASP6 <omissis>
Al Direttore <omissis> ASP6 Palermo <omissis>
Al Direttore <omissis> <omissis>
Al <omissis> SPDC 7 <omissis>
SEDI
oggetto: emergenza Covid-19, criticità SPDC Cefalù
scrivo mosso dalla preoccupazione per l' inserimento di un reparto Covid-19 all'interno della Fondazione Giglio di Cefalù. Il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura presso cui lavoro come medico è allocato in questo ospedale.
Secondo alcuni articoli scientifici inserire reparti Covid-19 all'interno di ospedali generali è un errore e comporta rischi elevatissimi, come sembra dimostrare l'esperienza in Lombardia.
L'esperienza cinese indicherebbe che la strategia vincente è creare strutture sanitarie esclusivamente dedicate alla cura dei pazienti Covid-19.
A queste questioni di carattere generale si aggiunge la preoccupazione per quello che ho visto a Cefalù.
La Fondazione ha già compiuto un errore grossolano: in tutte le riunioni organizzative che si sono tenute sino ad oggi, non è mai stato invitato o coinvolto il nostro reparto di Psichiatria o il Centro Trasfusionale, con la motivazione burocratica che non facciamo parte della Fondazione Giglio.
Ma non esiste una variante ASL del Covid-19, come non esiste una variante Fondazione.
Ci sono però anche le responsabilità dell'ASP6. A parte il fatto che da altre 10 anni non esiste una Convenzione, pur prevista per legge, non c'è nessuna forma di coordinamento tra il nostro SPDC e la Fondazione.
Non ci sono stati incontri per definire le modalità di adeguamento del modo di lavoro e le procedure adottate dalla Fondazione neppure ci vengono comunicate.
Si è solo riusciti a ottenere un kit di mascherine FFP2 e visiere per le contenzioni e la refertazione email degli ECG, si è richiesto l'accesso al sistema informatico della Fondazione, ma solo per iniziativa individuale di alcuni medici.
Non c'è stata attenzione al problema dei percorsi dei nostri operatori e non si è spiegato che un reparto di Psichiatria ha un maggiore rischio di diffusione di un eventuale infezione, per il semplice fatto che i pazienti non sono confinati a letto nelle loro stanze.
Tutto questo avviene perché il nostro Modulo Dipartimentale ha da oltre 8 anni un <omissis>, <omissis>, presente a Cefalù non più di una o due volte a settimana e negli ultimi anni anche meno di una volta al mese. Questo <omissis> non si è posto il problema di quale possano essere le criticità del nostro SPDC, anche perché non ha mai svolto un ruolo clinico al suo interno. Rispetto all'emergenza Covid-19 non ha sentito l'esigenza di svolgere una funzione ispettiva e non ha dato alcun contributo di proposte e idee.
Per chi lavora a Cefalù è difficile, senza averne l'autorità, ottenere dalla Fondazione Giglio il necessario livello di coordinamento e collaborazione. Richiedo pertanto la sostituzione de <omissis> con un Dirigente Psichiatra abilitato a dirigere una <omissis>, che svolga il suo ruolo in loco e possa individuare i problemi e i rischi a cui andiamo incontro.
Cefalù 27/03/20
cordiali saluti
Dr. Marco Bonafede
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