Le migliori di Yama

 

La somiglianza è innegabile, la mia è una semplice constatazione.


Febbraio 2023

La Russa: "Sono dipinto come quello che ha il busto del Duce: è vero ce l'ho, me lo ha lasciato mio padre, non capisco perché dovrei buttarlo e non lo butterò mai.

Luglio 2024

La Russa: "Liliana Segre ha espresso parole molto amare dopo l'inchiesta su Gioventù Nazionale, che mi hanno colpito. Credo di poterle dire che non deve aver alcun timore rispetto al modo con cui l'Italia reagisce di fronte a ogni ipotesi di antisemitismo. Se ci fosse bisogno metterei mio il petto di davanti a lei e la difenderei in prima persona, ma non ce ne sarà bisogno, ne sono certo".

La Russa finge di non sapere che Liliana Segre fu deportata da bambina in un campo di concentramento - come tutti gli altri uomini, donne, vecchi e bambini ebrei - per ordine di Mussolini.

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Marzo 2023

"Via Rasella è stata una pagina tutt'altro che nobile della Resistenza, quelli uccisi furono una banda musicale di semi pensionati e non nazisti delle SS"

Si trattava di un contingente di 150 elementi del Polizeiregiment (polizia militare) “Bozen”. Il più anziano aveva 47 anni, l'unico strumento musicale che portavano faceva ratatatata! 

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Giugno 2023

La Russa: “Se tuo figlio manca di rispetto a una ragazza tiragli un ceffone. Ma tiraglielo forte, così se lo ricorda.”

Luglio 2023

Il cellulare di Leonardo Apache, figlio di Ignazio La Russa, accusato di violenza sessuale, non ha potuto essere sequestrato subito perchè quello che usava la sera su cui si indaga aveva una Sim intestata al padre che gode dell'immunità parlamentare. Il senatore La Russa NON ha consegnato spontaneamente subito la SIM agli investigatori, ma è stato acquisita dai magistrati con difficoltà e in ritardo.  

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Luglio 2024 

Il giornalista della Stampa Andrea Joly viene aggredito e percosso da militanti di Casapound a Torino, che lo sospettano di essere un giornalista. 

La Russa: «Ci vuole un modo più attento di fare le incursioni legittime da parte dei giornalisti. La persona aggredita, a cui va la mia solidarietà, non si è mai dichiarata giornalista. Non sto giustificando niente. Ma sono sincero: non credo però che il giornalista passasse lì per caso, trovo più giusto se l’avesse detto. Ma questo non può giustificare minimamente l’azione violenta».

Così lo individuavano prima e lo pestavano di più.



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