Ecco il testo integrale di un servizio del Tg2 di lunedì 4 marzo 2024:
"I social non sono tutto anche se è il lavoro dei miei sogni. La vita fuori va vissuta. Queste sono le parole di Chiara Ferragni intervistata ieri sera da Fabio Fazio. L'influencer che, lo ricordiamo, è indagata per truffa aggravata nel cosiddetto Pandoro Gate, ha ammesso la forte crisi di coppia con Fedez e la priorità del momento: difendere i figli."
Non è un servizio giornalistico degno di questo nome, è solo un attacco alla Ferragni, l'occasione di presentarla come una corrotta.
Il TG2 non avrebbe mai fatto leggere un testo di 62 parole su Berlusconi contente la frase: "L'inprenditore che, lo ricordiamo, è stato condannato per frode fiscale"
Alla Ferragni, colpevole di avere a volte polemizato con la destra, stanno facendo bere l'olio di ricino mediatico della TV e della stampa controllata da Fratelli d'Italia. In un paese dove ne accadono di tutti i colori e dove il Parlamento sospesee per una settimana i suoi lavori in omaggio al condannato e pluriprescritto Berlusconi, pace all'anima sua, il problema è il pandoro della Ferragni.
La Meloni, che ha dato il via agli attachi alla Ferragni, é una garantista a convenienza; è la statua del silenzio quando si parla della Santanchè e non osa attaccare gli Agnelli per una questione ereditaria economicamente 700 volte più importante del Pandoro della Ferragni.
Di che pasta è fatta lo ha rilvelato quando Marina Berlusconi le ha fatto mettere la coda in mezzo alle gambe sulla plusvalenza delle banche. Coraggiosa quando se lo può permettere, la Meloni vuole dimostrare che nessun imprenditore può attaccare il suo governo senza rischiare ritorsioni.
Il problema non è il pandoro della Ferragni.
Marzo 2024
Marco Bonafede
( le immagini hanno solo valore esplicativo )
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