Il mio cognome è Bonafede e probabilmente provengo da una famiglia di ebrei, forse provenienti dalla Spagna, che si convertirono al cattolicesimo dopo aver subito delle persecuzioni.
Questi sono i miei miti intellettuali: Einstein, Darwin, Marx, Freud. Tre su quattro (tranne Darwin) sono ebrei. Io mi spiego il grande contributo degli ebrei allo sviluppo della scienza col fatto che avendo vista messa in dubbio la loro legittimità come cittadini tendevano a mettere a loro volta in dubbio la la legittimità delle idee dominanti. Un poco come Federico II, Elisabetta I e Pietro il grande che, avendo vissuto periodi in cui la propria legittimità veniva contestata, avevano finito ad essere dei monarchi profondamente innovatori, che non credevano nella legittimità delle vecchie idee.
La stessa avversione di Hitler per gli ebrei si basava sulla paura delle capacità innovative dei loro intellettuali, spesso progressisti se non rivoluzionari. Hitler arrivò a dire allo scienziato Max Planck,
che cercava di convincerlo a desistere
dalla persecuzione nei confronti di Albert Einstein e degli altri scienziati ebrei: "Le nostre politiche nazionali non saranno revocate o modificate, nemmeno per gli scienziati. Se il licenziamento degli ebrei significa l'annichilazione dell'attuale scienza tedesca, saremo senza scienza per alcuni anni!"
Non esiste una razza ebraica, ma esiste una cultura ebraica religiosa e una cultura ebraica scientifica e laica di altissimo livello.
Chiarito questo, specialmente per tutti coloro che definiscono antisemita chi critica Israele, bisogna dire che l'Europa ha compiuto un grande capolavoro storico. Dopo aver sterminato 6 milioni di ebrei ha sposato il Sionismo che partiva dall'esigenza di un luogo sicuro per gli ebrei.
Nel 1942 la maggior parte della popolazione europea occupata dalla Germania nazista applaudiva Hitler. In Francia e in Ungheria gli apparati statali collaborarono attivamente allo sterminio ma anche in Ucraina e nelle repubbliche baltiche vi furono selvaggie persecuzioni con l'entusiastico appoggio della popolazione. Se la più grande bugia del Diavolo è farci credere che non esiste, la più grande bugia sul fascismo è credere che non avesse un seguito di massa. Nell'Europa i resistenti erano una piccola minoranza, e gli antifascisti diventarono una maggioranza schiacciante dopo che i loro paesi vennero liberati dagli alleati.
Scrivo volutamente fascismo, come si usa nel resto del mondo, mentre in Italia a scopo auto assolutorio si marca la distinzione tra nazismo e fascismo. Ci sono meccanismi subdoli con cui vengono minimizzate le responsabilità fasciste, come quelle di parlare spesso delle leggi razziali di Mussolini, infami persecuzioni per cui non fu ucciso nessuno (anche se ci furono alcuni suicidi per protesta) e tacere il fatto che i fascisti di Salò collaborarono attivamente ai rastrellamenti e alle deportazioni degli ebrei, a cominciare da quelli del Ghetto di Roma.
Per aver mandato a morire gli ebrei e i prigionieri politici italiani, Mussolini si è meritato il suo posto a Piazzale Loreto.
Il Presidente del Senato on. La Russa ha tempo di farsi fotografare al muro del pianto o a fare il baciamano alla senatrice Segre, finchè si tiene orgogliosamente a casa la statua di Mussolini!
L'Europa ha appaltato la sua ultima crociata ai sionisti e ha realizzato il capolavoro di impiantare un avamposto armato in Medio Oriente e nel contempo fare dimenticare le proprie responsabilità nell'Olocausasto: le colpe degli europei la hanno pagate i palestinesi.
Si è trattato di una veria e propria SOSTITUZIONE ETNICA dei palestinesi, seppure parziale. All'inizio della storia di Israele la forza politica dominante era il Partito Laburista con i suoi leader: Ben Gurion, Golda Meir, Moshe Dayan. Parecchi palestinesi, sebbene una minoranza, furono integrati nella Stato israeliano con pari diritti, compreso quello di voto.
Ben Gurion, Golda Meir, Moshe Dayan
Ma la stessa esistenza di Israele, avamposto dell'Occidente creò una specie di riflesso condizionato nei leader arabi, che scatenarono una serie di guerre di riconquista, tutte perse. Più che difendere i diritti del popolo palestinese quei leaders, Nasser per esempio, volevano emulare il Saladino e passare alla storia come coloro che avevano restituito Gerusalemme al mondo arabo.
Le sconfitte militari arabe, specialmente quella della guerra dei 6 giorni, crearono tuttavia un problema: dentro i territori controllati dagli israeliani (la striscia di Gaza, l'intera Gerusalemme, le alture del Golan e la Cisgiordiania, mentre il Sinai fu restituito agli egiziani) rimasero milioni di palestinesi che da allora sono un limbo giuridico, non arabi, non israeliani ma prigionieri in patria. Il moderno regime Isrealiano pratica l'APHARTAID nei confronti dei palestinesi, regalandoli in ghetti e non concedendo loro il diritto di voto. Di fatto oggi Israele è come il Sudafrica razzista prima della liberazione di Mandela.
La creazione di uno stato palestinese è stata furbescamente affossato dalla politica del Likud (il partito della destra israeliana) che ha favorito il proliferare di insediamenti di coloni israeliani in Cisgiordania, rendendo di fatto impossibile delimitarlo: la linea di confine sarebbe così frastagliata e piena di buchi che si potrebbe parlare di Stato di Emmenthal piuttosto che di Stato di Palestina.
La gestione che il premier israeliano Netanyahu ha fatto dei territori della Cisgiordania ricorda la caricatura dell'ebreo avido e imbroglione e farebbe la felicità di Goebbles. Ma non bisogna confondere Israele con Netanyahu. La senatrice Segre, a cui dobbiamo tutti rispetto e ammirazione, ha ragione quando dice che quello che gli isreliani stanni facendo a Gaza non è genocidio. Non cè la volontà di sterminare una popolazione, ma c'è di certo l'indifferenza alle sue sofferenze e il cinismo di usare la fame come strumento di guerra.
La ferocia e la crudeltà dell'attacco di Hamas ai civili israeliani non è stato neanche quello genocidio, Hamas non può sperare di sterminare gli ebrei. Ma, come gli indiani del selvaggio west americano che seminavano il terrore torturando e scalpando, Hamas ha fatto la scelta del terrorismo con l'aggiunta di un sadismo che mira a a creare un EQUILIBRIO DEL DOLORE. Hamas sa benissimo che i morti palestinesi saranno molti di più di quelli isrealiani, ma spera di far soffrire i parenti degli ostaggi e seminare il terrore tra i civili isrealiani.
Come è potuto accadere che organizzazioni come Hamas abbia preso il sopravvento nella striscia di Gaza? Hamas è stata inizialmente favorita dagli israeliani al fine di indebolire l'OLP di Arafat. Negli anni della guerra fredda si sono svolti molti giochi di raffinato cinismo sulla pelle della popolazione palestinese.
Una delle mosse vincenti degli americani negli ultimi decenni è stata quella di arruolare Dio, nelle varie identità religiose, contro il comunismo. Dal cattolicesimo autoritario di Wojtila al fanatismo dei Talebani, al grottesco conservatorismo delle chiese evangeliche americane, la religione è stata cinicamente utilizzata contro la laicità. Questo ha avuto un prezzo di sangue, pagato dagli stessi americani quando ex alleati come Osama Bin Laden si sono rivoltati contro di loro. La religione è diventata il regno di Dei malevoli e permalosi, utilizzati da fanatici e furbi che dicono di parlare in loro nome.
La lezione l'hanno imparata anche i russi: Putin fa bendire le sue guerre dai patriarchi ortodossi.
In medio oriente il radicalismo islamico è dilagato in società mussulmane prima pacifiche e tolleranti. La devozione di grandi masse di uomini mussulmani è stata ottenuta con la miserabile mancia di ribadire il loro dominio sulle donne, il loro asservimento, sfruttamento e oppressione. In questo gioco le donne e la loro forza lavoro sono solo una risorsa economica, come l'aqua e il petrolio: è economia travestita da religione. Anche in occidente i continui attacchi al diritto d'aborto (sempre praticato di nascosto nelle società cosidette religiose) non sono altro che mosse politiche per avere l'egemonia della destra sui credenti e utilizzarli come base politica. La religione, insieme allo sventolio delle bandiere nazionaliste, è il paravento dietro cui enormi masse di denaro sono passate dai ceti medi e popolari ai patrimoni dei grandi ricchi.
GOTT MIT UNS, il motto inciso insieme alla svastica sul cinturone dei soldati tedeschi durante la seconda guerra mondiale, è diventato il motto di tutte le destre a livello mondiale, in un crescendo guerrafondaio incontrollato.
Un grande leader religioso, Papa Francesco, si oppone, continuando a dire che Dio non sta con nessuno, ma che vuole il dialogo e la trattiva ad oltranza, ma non viene ascoltato.
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Sono stato iscritto al Partito Comunista italiano e c'era una frase, ripetuta spesso dai dirigenti nelle riunioni, che proprio non sopportavo: "La linea del partito è giusta ma i compagni non la applicano."
Per me una linea che non viene applicata è sempre sbagliata, perchè non tiene conto delle persone a cui si rivolge. Allo stesso modo il progetto di due stati distinti, israeliano e palestinese, che non si realizza dopo decenni di promesse, impegni e risoluzioni, è sbagliato.
La stessa idea di due stati distinti, Israeliano e Palestinese è sbagliata, perchè in lei si annidano troppo germi identitari, di natura culturale e religiosa.
L'unica vera possibilità è uno stato isreliano-palestinese laico, multirazziale, multietnico, multireligioso. Ma è un progetto che non può essere realizzato dai soli israeliani e palestinesi. Richiede che le idee di tolleranza e di laicità ricomincino a vincere nell'opinione pubblica e nella cultura mondiale, sino a condizionare governi ed equilibri geopolitici.
Le ultime immagini di questo post sono di ragazze afgane degli anni settanta del secolo scorso, quando potevano portare le minigonne e andare a volto scoperto. La foto a colori è della bellissima Shani Louk, la ragazza israeliana rapita e uccisa il 7 ottobre 2023 dai terroristi di Hamas. Sono loro, le donne, le prime vittime delle guerre. Ma sono anche la più grande risorsa per un cambiamento.
Cefalù Luglio 2024
Marco Bonafede
Proprietà letteraria riservata
Le immagini hanno solo valore esplicativo.
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