La particella mancante


Ho letto "La particella mancante" di Joao Magueijo, fisico teorico del Imperial College di Londra.  Il libro è su Ettore Majorana, sulla sua importanza come scienziato e sulla sua scomparsa avvenuta nel 1938.
Il libro è scritto molto bene anche dal punto di vista  letterario, è  coinvolgente e animato da un grande amore per la fisica, per la figura di Majorana e anche per l'Italia.  Maguiejo ha compiuto una ricerca approfondita intervistando familiari e conoscenti di Majorana in Sicila, a Napoli e a Roma.
E' stata una lettura che mi ha coinvolto, anche se non ho la cultura scientifica sufficiente per comprendere la spiegazione delle ricerche di Majorana sul neutrino. Maguejo riesce a dare un'immagine estremamente vivida del gruppo di ricercatori dell'Istituto di Fisica di Via Panisperna a Roma  negli anni trenta del secolo scorso  e del clima scientifico internazionale del periodo. Si tratta di una storia estremamente avventurosa, non solo dal punto di vista intellettuale, ma anche per quello che la fisica significò nella seconda guerra mondiale, quando la corsa alle armi nucleari fu vinta dagli americani e non dai nazisti.


Magueijo ha anche il pregio di sapere amalgamare scienza, storia, letteratura (Leonardo Sciascia) e cultura Pop, facendo anche riferimento ai fumetti Italiani (Martin Mystere) che si sono occupati della scomparsa di Majorana. Magueijo non si schiera per le due ipotesi principali ( il suicidio o la fuga volontaria ) sulla scomparsa di Majorana, anche se alla fine del libro propende decisamente per il suicidio.
"La particella mancante" è un libro importante, al tempo stesso divertente e difficile, reso possibile solo da un onesto e profondo lavoro di ricerca.
Vi consiglio di continuare la lettura di questo post solo dopo aver letto il libro di Magueijo.
Nel libro manca qualcosa, una domanda che andava fatta: Majorana soffriva di un disturbo psichiatrico?
Majorana aveva una personalità particolare ed ebbe dei periodi di crisi in cui per anni non uscì di casa e smise di avere una vita sociale, ritirandosi dalla ricerca pur godendo di un forte prestigio internazionale. E'  improbabile che non sia stato consultato uno psichiatra, anche di fama, vista l'importanza della famiglia di Majorana, ma nessuno ne parla. E' come se questo fosse un elemento di vergogna. Bisogna evitare il pregiudizio e accettare che la genialità può convivere con la malattia mentale. Lo dimostrano il generale von Blücher, Ernest Hemingway e  John Forbes Nash.


Che Majorana soffrisse di un disturbo psichiatrico non esclude che fosse un genio. Non tutte le patologie psichiatriche lo consentono, ma ce ne è almeno una che rende possibile in alcune fasi una grande efficienza intellettuale: il Disturbo Bipolare.
Si tratta di patologia caratterizzata da fasi depressive e fasi maniacali con periodi di assenza di malattia. Che in Majorana ci fossero elementi depressivi lo suggeriscono i lunghi periodi senza uscire da casa, come elementi maniacali si potrebbero indicare il fatto che quando scomparve aveva con se una grossa somma di denaro (equivalente a 70.000 dollari) e la stranissima lettera insolente a Segrè su questione ebraica e nazismo.
Faccio lo psichiatra e ovviamente non posso fare diagnosi su una persona sparita da ottanta anni, ma posso accorgermi se il comportamento descritto ricorda quello che avrebbe un paziente affetto da una determinata patologia. Nel marzo 1938, quando Majorana sparì, quale poteva essere la condizione clinica di Majorana? Con elementi maniacali e depressivi contemporaneamente presenti lo stato mentale di Majorana potrebbe assomigliare a un Disturbo Bipolare episodio misto ( 296.60 seconda la classificazione ICD9 )
Questo spiegherebbe il comportamento contraddittorio, le lettere di addio, il viaggio a Palermo e il ritorno a Napoli ( se ci fu ), i soldi e le voci di avvistamenti presso conventi.
Ma se si è suicidato perché il corpo non si è mai trovato, perché non ci sono testimoni?
C'è una spiegazione, ed è semplice: chiunque avesse trovato il corpo avrebbe trovato anche l'enorme somma che Majorana si portava dietro. A chiunque fosse andato alla Polizia sarebbe stato chiesto prima o poi : "Che fine hanno fatto i soldi del morto?"
Meglio fare sparire il corpo e non testimoniare quello che si è visto. La somma che aveva addosso Majorana avrebbe cambiato la vita a molta gente.
Ettore Majorana avrebbe potuto persino essere stato ucciso per aver imprudentemente fatto vedere i suoi soldi a qualcuno poco raccomandabile.
So che sembra improbabile l'ipotesi che un genio della Fisica sia stato ucciso per denaro, ma noi ragioniamo col senno di poi. Nel 1938 Majorana per la popolazione di Napoli era uno sconosciuto. Era ordinario di Fisica, ma aveva 5 studenti e lo conoscevano in tutta Napoli al massimo 200 persone.
Nel 1938 Napoli aveva più o meno  2 milioni di abitanti, solo un abitante su 10.000 poteva riconoscere Majorana. In realtà Majorana era meno popolare e importante di un professore di clarinetto del Conservatorio.
Noi ragioniamo col senno di poi anche sull'importanza dei fisici dell'epoca. Nel 1938 quasi nessuno poteva prevedere le conseguenze pratiche delle loro ricerche, senza la bomba atomica e le centrali nucleari il gruppo dei fisici di via Panisperna sarebbe stato presto dimenticato, come sono stati dimenticati milioni di altri scienziati le cui ricerche non hanno prodotto progressi tecnologici significativi.
Pensare a un complotto per la sparizione di  Majorana o a una sua preveggenza delle conseguenze  delle sue ricerche è una forzatura logica.

Ecco la mia stima delle probabilità:
50%  :  Majorana si è suicidato e chi ha assistito o ha trovato il corpo si è impossessato dei soldi e ha fatto sparire il corpo o i suoi effetti personali.
25% : Maiorana è stato ucciso per essere derubato e il corpo è stato fatto sparire.
25% : altro

Archimede: busto romano e tela di Delacroix

L'ipotesi dell'omicidio è inverosimile? No. Voglio ricordare che il più grande fisico siciliano dell'antichità fu ucciso per avidità: Archimede morì durante il saccheggio di Siracusa, espugnata dai romani nel 212 avanti Cristo. 
Il primo storico che si occupò dell'evento, Polibio, che scrisse nel II secolo a.C. , non fornisce nessun particolare. Ci sono aneddoti e abbellimenti sulle circostanze della sua  morte, ma sono di molto posteriori, da parte di storici successivi. Anche la morte di Archimede venne romanzata, non si riusciva ad accettare che fosse stato semplicemente ucciso da legionari in cerca di bottino.
Majorana probabilmente ebbe un destino tragico e la ragione del mistero della sua scomparsa è solo l'avidità. Ma lasciamogli comunque un 1% di probabilità di essere fuggito e aver vissuto una lunga vita sconosciuto e felice.

Cefalù, Dicembre 2019
Marco Bonafede
proprietà letteraria riservata


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