Freud
ne L'interpretazione dei sogni cita il romanzo Lei (She) di Haggard e un altro romanzo dello stesso autore “Hearth of the world” che
forse non è stato tradotto in lingua italiana.
Ho
letto Lei e ne ho tratto alcune idee per il mio romanzo. Per costruire la
trama del romanzo ho utilizzato anche le ipotesi contenute in Fisica della
mente.
Ecco i brani dove presento in forma romanzesca alcune ipotesi scientifiche.
Valvole temporali
“Matrix è un mondo virtuale elaborato al computer per tenerci sotto controllo al fine di convertire l'essere umano in questa.”
E mostra una batteria. Semplice, chiarissimo, efficace.
Ma oggi il mio compito è quello di illustrarvi la teoria delle valvole temporali, l’intuizione che ha reso possibile il sogno condiviso.
Sapete
tutti che una visione del cervello basata esclusivamente sui neuroni è
definitivamente tramontata ed è stata sostituita dal complesso glia-neuroni e
dall’interazione di grandi masse di cellule. Come si coordinano tra loro i
miliardi di cellule del cervello? Tramite le onde cerebrali e le valvole
temporali. Cos’è una valvola temporale? Semplicemente questo.
Pablo
mette una mano in tasca e prende due mattoncini lego 8x2, uno bianco e uno
rosso. Li mostra sul palmo della mano, poi li incastra tra loro.
- Il lego ha un meccanismo fondamentale che permette di incastrare tra loro i mattoni e che si basa sulla distinzione tra il sopra e il sotto. Tutti hanno giocato col lego da bambini e sanno come si incastrano i pezzi.
Pablo separa i mattoncini, mostra le due facce, poi li riaccosta in vari modi ma ce n’è solo uno in grado di incastrarli. Quando li ha riattaccati di nuovo li posa sul tavolo.
- Il lego si basa sulla distinzione tra sopra e sotto, l’organizzazione
funzionale del cervello si basa sulla distinzione tra prima e dopo. Sembra
pochissimo, ma è alla base di tutto. La teoria delle valvole temporali è
estremamente semplice e fa riferimento a un classico della psicologia, i
riflessi condizionati di Pavlov. La logica biologica si basa sulla capacità di
ricordare esattamente la giusta successione degli stimoli esterni per individuare
una sequenza che consenta di prevedere il futuro. La teoria delle valvole
temporali dice che devono esistere delle strutture cerebrali che hanno questa
funzione. Il cervello è una macchina per predire il futuro e l'intelligenza non
è altro che una misura dell'efficienza con cui si assolve a questo compito. La
oniroterapia modifica le connessioni cerebrali che legano tra loro i ricordi.
Pablo china leggermente il capo accennando un inchino, la platea applaude la
conclusione della sua relazione.
- Le valvole temporali sono strutture cellulari o una funzione?
- Questo non è ancora chiaro a livello sperimentale. Quella delle valvole temporali è una teoria complessa che ha anche altre implicazioni, per esempio chiarisce che il sistema nervoso integra calcolo e memoria in un unico sistema. Se volete comprendere il cervello dimenticate i computer. Nel cervello biologico non c’è l’hard disk e il microprocessore. La teoria delle valvole temporali traduce in termini biologici il principio logico di causa ed effetto. Secondo questa teoria noi non memorizziamo gli oggetti esterni ma solo la sequenza delle sensazioni indotte da questi oggetti. I sogni mettono ordine nei nostri ricordi per farci avere tutte le informazioni necessarie a vivere il nostro prossimo giorno. I sogni servono a predire il futuro.
- Perché nei sogni c’è questa commistione di ricordi recenti e di ricordi
infantili?
- Noi abbiamo la nostra teoria dei sogni, che è diversa da quella di Freud e
di Jung. La funzione del sogno è ricostruire ogni notte la personalità del
sognatore. Per farlo deve mettere insieme ricordi antichi e recenti, deve
buttare fuori dal cervello alcuni ricordi per farne entrare qualcuno di nuovo.
Ma deve stare molto attento: non può farvi dimenticare chi eravate, chi erano i
vostri genitori, che lingua avete imparato a parlare e a scrivere. Un riassunto
della vostra vita, dei vostri sentimenti, delle vostre esperienze, delle vostre
convinzioni deve restare con voi. Altrimenti vi guardereste indietro e non
riconoscereste quel bambino o quella bambina che eravate una volta e che
ricordate solo per qualche immagine sfocata del vostro passato. Il sogno, notte
per notte, conserva la vostra identità facendo spazio ai nuovi ricordi, ma
conservando l'essenziale di quelli vecchi. Per questo i sogni contengono sempre
ricordi del giorno precedente e ricordi infantili. Il cervello non è uno spazio
infinito che può essere riempito con informazioni sempre nuove. Non è un
armadio magico, senza fondo. È come un magazzino pieno di scaffali, dove
sono accatastate delle scatole piene di ricordi. Devi aprirle per conservare i
ricordi in meno scatole, devi spostarle per sfruttare ogni spazio sugli
scaffali. Per ricordare devi cancellare e riscrivere i ricordi in forma sempre
più sintetica. Il sogno ogni notte fa il backup dei dati e pulisce la memoria
del sistema dai dati inutili o corrotti.
Il ricordo
Cos’è una persona? È quello che ricorda di se stessa, è il racconto che fa a
se stessa della propria vita, è la maniera in cui agisce cercando di essere
coerente alla sua storia. Ognuno è la propria storia.
Ma
quello che sembra assodato, il ricordo che ritenete più radicato nella vostra
mente è in realtà molto fragile. Provate a pensare al numero di telefono di
casa vostra e aggiungete un numero alla fine: niente di più facile, ricorderete
tutto perfettamente.
Adesso aggiungete un numero all’inizio: avrete difficoltà incredibili a
ricordarlo e a comporlo. Iniziare in modo diverso vi fa dimenticare quello che
pensavate di non potere dimenticare.
La vostra mente non ricorda oggetti, la vostra mente ricorda percorsi e
procedure. Il prima e il dopo, le valvole temporali. Relazioni, che ogni notte
vengono riordinate un po’ alla volta durante i sogni.
Intelligenza Artificiale
Sempre il direttore sanitario Pablo spiega alla protagonista l'approccio della Morpheus.
- Lui è una Intelligenza Artificiale? – chiede Frida.
-
Non è un Intelligenza Artificiale, lui è un Personalità Artificiale.
-
Che differenza c’è?
-
In un colloquio hai detto che ti piace la matematica. Perché?
-
Perché sì. Non c’è un motivo.
- Ecco vedi, hai perfettamente ragione: non c’è un motivo. Ad alcuni piace la matematica, ad altri no, piacciono altre cose: ognuno è diverso dagli altri, perché ognuno ha la sua personalità. Non c’è una sola maniera di prevedere il futuro, non c’è un solo modo di affrontare e risolvere i problemi. Non c’è niente di più stupido del concetto di Intelligenza Artificiale, ognuno è stupido o intelligente a modo suo. Per questo noi della Morpheus abbiamo deciso di creare delle Personalità Artificiali e non delle Intelligenze Artificiali. Noi non possiamo sapere in anticipo quale personalità sarà più adatta alle condizioni materiali del futuro: per questo ne dobbiamo selezionare il maggior numero possibile. Presto offriremo alle personalità di spicco del pianeta la possibilità di continuare a vivere come Personalità Artificiali.
Credo che la letteratura abbia avuto un ruolo importante nello sviluppo delle teorie psichiatriche e neurologiche. Se Freud nella sua opera principale sceglie di citare i romanzi di Haggard, non lo fa a caso, credo invece che sia un riconoscimento della capacità di analisi psicologica della letteratura. La protagonista di Lei, Ayesha, è stata oggetto di studio da parte di Carl Gustav Jung, che ne ha dato una sua interpretazione.
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