Sogni, romanzi e scienza

 

Nel 2000 pubblicai un breve saggio teorico intitolato “Fisica della mente” in cui si sosteneva che la capacità da parte del sistema nervoso di ricordare l’esatta successione degli stimoli esterni, discriminando tra quello percepito prima e quello percepito dopo, fosse alla base dei riflessi pavloviani e più in generale del funzionamento cerebrale.
Il mio testo ha avuto varie vicissitudini e quasi nessuna risonanza, anche nella versione inglese "Physics of Mind".
Alcuni mesi fa ho deciso di scrivere un romanzo di fantascienza sui sogni e la prima cosa che ho fatto è stata ovviamente rileggere "L'interpretazione dei sogni" di Sigmund Freud, un testo che avevo letto da studente oltre 40 anni fa.
Ho trovato nel libro un riferimento a Rider Haggard, uno dei più popolari scrittori di inizio 900, per intenderci un autore di romanzi colti ma popolari; potremmo definirlo il Dan Brown dell'inizio del 900, per l'enorme successo delle sue opere.


Rider Haggard

Freud ne L'interpretazione dei sogni cita  il romanzo Lei (She) di Haggard e un altro romanzo dello stesso autore “Hearth of the world” che forse non è stato tradotto in lingua italiana.
Ho letto Lei e ne ho tratto alcune idee per il mio romanzo. Per costruire la trama del romanzo ho utilizzato anche le ipotesi contenute in Fisica della mente.

Sogni narra di una clinica svizzera del gruppo Morpheus S.A. in cui i pazienti psichiatrici vengono curati entrando nei loro sogni e rimuovendo gli elementi patologici.
Ecco i brani dove presento in forma romanzesca alcune ipotesi scientifiche.

Valvole temporali

 In una scena cult Morpheus, uno dei personaggi principali del film Matrix, dice:

“Matrix è un mondo virtuale elaborato al computer per tenerci sotto controllo al fine di convertire l'essere umano in questa.”

E mostra una batteria. Semplice, chiarissimo, efficace. 


Un fotogramma di Matrix - Il lego

In una scena del romanzo Sogni, il direttore sanitario del gruppo Morpheus, nel corso di una seminario, spiega le mie idee.

Ma oggi il mio compito è quello di illustrarvi la teoria delle valvole temporali, l’intuizione che ha reso possibile il sogno condiviso.

Sapete tutti che una visione del cervello basata esclusivamente sui neuroni è definitivamente tramontata ed è stata sostituita dal complesso glia-neuroni e dall’interazione di grandi masse di cellule. Come si coordinano tra loro i miliardi di cellule del cervello? Tramite le onde cerebrali e le valvole temporali. Cos’è una valvola temporale? Semplicemente questo.

Pablo mette una mano in tasca e prende due mattoncini lego 8x2, uno bianco e uno rosso. Li mostra sul palmo della mano, poi li incastra tra loro.

- Il lego ha un meccanismo fondamentale che permette di incastrare tra loro i mattoni e che si basa sulla distinzione tra il sopra e il sotto. Tutti hanno giocato col lego da bambini e sanno come si incastrano i pezzi.

Pablo separa i mattoncini, mostra le due facce, poi li riaccosta in vari modi ma ce n’è solo uno in grado di incastrarli. Quando li ha riattaccati di nuovo li posa sul tavolo.

- Il lego si basa sulla distinzione tra sopra e sotto, l’organizzazione funzionale del cervello si basa sulla distinzione tra prima e dopo. Sembra pochissimo, ma è alla base di tutto. La teoria delle valvole temporali è estremamente semplice e fa riferimento a un classico della psicologia, i riflessi condizionati di Pavlov. La logica biologica si basa sulla capacità di ricordare esattamente la giusta successione degli stimoli esterni per individuare una sequenza che consenta di prevedere il futuro. La teoria delle valvole temporali dice che devono esistere delle strutture cerebrali che hanno questa funzione. Il cervello è una macchina per predire il futuro e l'intelligenza non è altro che una misura dell'efficienza con cui si assolve a questo compito. La oniroterapia modifica le connessioni cerebrali che legano tra loro i ricordi.
Pablo china leggermente il capo accennando un inchino, la platea applaude la conclusione della sua relazione.

[…]
- Le valvole temporali sono strutture cellulari o una funzione?
- Questo non è ancora chiaro a livello sperimentale. Quella delle valvole temporali è una teoria complessa che ha anche altre implicazioni, per esempio chiarisce che il sistema nervoso integra calcolo e memoria in un unico sistema. Se volete comprendere il cervello dimenticate i computer. Nel cervello biologico non c’è l’hard disk e il microprocessore. La teoria delle valvole temporali traduce in termini biologici il principio logico di causa ed effetto. Secondo questa teoria noi non memorizziamo gli oggetti esterni ma solo la sequenza delle sensazioni indotte da questi oggetti. I sogni mettono ordine nei nostri ricordi per farci avere tutte le informazioni necessarie a vivere il nostro prossimo giorno. I sogni servono a predire il futuro.

Una teoria del sogno

 Sempre il direttore sanitario illustra una teoria inventata da me per il romanzo:

- Perché nei sogni c’è questa commistione di ricordi recenti e di ricordi infantili?
- Noi abbiamo la nostra teoria dei sogni, che è diversa da quella di Freud e di Jung. La funzione del sogno è ricostruire ogni notte la personalità del sognatore. Per farlo deve mettere insieme ricordi antichi e recenti, deve buttare fuori dal cervello alcuni ricordi per farne entrare qualcuno di nuovo. Ma deve stare molto attento: non può farvi dimenticare chi eravate, chi erano i vostri genitori, che lingua avete imparato a parlare e a scrivere. Un riassunto della vostra vita, dei vostri sentimenti, delle vostre esperienze, delle vostre convinzioni deve restare con voi. Altrimenti vi guardereste indietro e non riconoscereste quel bambino o quella bambina che eravate una volta e che ricordate solo per qualche immagine sfocata del vostro passato. Il sogno, notte per notte, conserva la vostra identità facendo spazio ai nuovi ricordi, ma conservando l'essenziale di quelli vecchi. Per questo i sogni contengono sempre ricordi del giorno precedente e ricordi infantili. Il cervello non è uno spazio infinito che può essere riempito con informazioni sempre nuove. Non è un armadio magico, senza fondo. È  come un magazzino pieno di scaffali, dove sono accatastate delle scatole piene di ricordi. Devi aprirle per conservare i ricordi in meno scatole, devi spostarle per sfruttare ogni spazio sugli scaffali. Per ricordare devi cancellare e riscrivere i ricordi in forma sempre più sintetica. Il sogno ogni notte fa il backup dei dati e pulisce la memoria del sistema dai dati inutili o corrotti.

Il ricordo

Cos’è una persona? È quello che ricorda di se stessa, è il racconto che fa a se stessa della propria vita, è la maniera in cui agisce cercando di essere coerente alla sua storia. Ognuno è la propria storia.

Ma quello che sembra assodato, il ricordo che ritenete più radicato nella vostra mente è in realtà molto fragile. Provate a pensare al numero di telefono di casa vostra e aggiungete un numero alla fine: niente di più facile, ricorderete tutto perfettamente.
Adesso aggiungete un numero all’inizio: avrete difficoltà incredibili a ricordarlo e a comporlo. Iniziare in modo diverso vi fa dimenticare quello che pensavate di non potere dimenticare.
La vostra mente non ricorda oggetti, la vostra mente ricorda percorsi e procedure. Il prima e il dopo, le valvole temporali. Relazioni, che ogni notte vengono riordinate un po’ alla volta durante i sogni.

Intelligenza Artificiale

Sempre il direttore sanitario Pablo spiega alla protagonista l'approccio della Morpheus.

- Lui è una Intelligenza Artificiale? – chiede Frida.

- Non è un Intelligenza Artificiale, lui è un Personalità Artificiale.

- Che differenza c’è?

- In un colloquio hai detto che ti piace la matematica. Perché?

- Perché sì. Non c’è un motivo.

- Ecco vedi, hai perfettamente ragione: non c’è un motivo. Ad alcuni piace la matematica, ad altri no, piacciono altre cose: ognuno è diverso dagli altri, perché ognuno ha la sua personalità. Non c’è una sola maniera di prevedere il futuro, non c’è un solo modo di affrontare e risolvere i problemi. Non c’è niente di più stupido del concetto di Intelligenza Artificiale, ognuno è stupido o intelligente a modo suo. Per questo noi della Morpheus abbiamo deciso di creare delle Personalità Artificiali e non delle Intelligenze Artificiali. Noi non possiamo sapere in anticipo quale personalità sarà più adatta alle condizioni materiali del futuro: per questo ne dobbiamo selezionare il maggior numero possibile. Presto offriremo alle personalità di spicco del pianeta la possibilità di continuare a vivere come Personalità Artificiali.


Letteratura e psicologia

Credo che la letteratura abbia avuto un ruolo importante nello sviluppo delle teorie psichiatriche e neurologiche. Se Freud nella sua opera principale sceglie di citare  i romanzi di Haggard,  non lo fa a caso, credo invece che sia un riconoscimento della capacità di analisi psicologica della letteratura. La protagonista di Lei,  Ayesha, è  stata oggetto di studio da parte di Carl Gustav Jung, che ne ha dato una sua interpretazione. 

  
Carl Gustav Jung - Sigmund Freud 

Nel romanzo io ho presentato le mie idee in maniera più efficace che non quando ho utilizzato un linguaggio scientifico. Non c’è dubbio che presentare una ipotesi scientifica all’interno di un’opera letteraria può sembrare una stravaganza, ma oggi vengono pubblicati circa 2.500.000  articoli scientifici ogni anno, di cui circa 600.000  di argomento biomedico e verosimilmente  100.000 annui di Neuroscienze. Chi può leggerli tutti?
Alcune riviste scientifiche – certo non le più serie – hanno accettato la pubblicazione di testi scientifici scritti da software, senza nessun rapporto con ricerche e elaborazioni reali. La classica partizione tra abstract, discussione, conclusioni e bibliografia è diventata una griglia su cui un qualsiasi algoritmo può scrivere un articolo, come un altro algoritmo può comporre musica.
Il problema non è più pubblicare, il problema è farsi leggere. Per questo forse è ora che si ponga l’accento anche sulle qualità letterarie di un testo scientifico e sulle sue capacità di comunicare efficacemente idee e prospettive.

Novembre 2020                  
Proprietà letteraria riservata
Marco Bonafede

Cefalù, dicembre 2020

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