martedì 12 agosto 2025

Einstein e il The Truman show

 

Questo post riguarda un film ma non un romanzo, e a che fare con la scienza.  
Abraham Pais, forse il principale biografo di Albert Einstein, scrisse:

"Spesso discutevamo delle sue idee sulla realtà oggettiva. Ricordo che durante una passeggiata Einstein si fermò improvvisamente, si voltò verso di me e mi chiese se davvero credevo che la luna esiste solo quando la guardo."

Non voglio addentrarmi nella disputa tra Einstein e l’interpretazione di Copenaghen, (la quale sostiene che finché, per esempio, non viene misurata una posizione essa semplicemente non esiste) che Einstein non sopportava. Ma voglio ricordarvi un film del 1998 diretto da Peter Weir, “The Truman Show” che per certi aspetti riecheggia questi temi. Narra del giovane Truman Burbank, interpretato da Jim Carrey,  che ha sempre vissuto in un reality dove tutti gli altri esseri umani sono delle comparse e la cittadina in cui vive e da cui non può allontanarsi è solo un gigantesco set televisivo. Truman si trovava nella situazione paradossale a cui si riferiva Einstein, gli attori e le comparse della serie si attivavano solo se lui le guardava.


Il film è semplicemnte bellissimo e coinvolgente. Non credo che sia un caso che l'ufficio del regista sia dentro una riporduizione della luna ed è lì che si consuma la rivolta di Truman.

Marco Bonafede

proprietà letteraria riservata

lunedì 11 agosto 2025

Due serie netflix

Vi consiglio due serie TV che ho visto da poco su Netflix. La prima è L'eternauta, una attualizzazione del celebre fumetto di  Héctor Oesterheld,disegnato da Francisco Solano López, pubblicato dal 1957 al 1959 in Argentina. Molti anni dopo Héctor Oesterheld fu una delle vittime della giunta militare fascista argentina.

La serie, Héctor Oesterheld, il fumetto.

L'altra serie è Katla, che ricorda  la trama di Solaris, il romanzo di Stanislaw Lem del 1961. Il romanzo ha avuto due trasposizioni cinematografiche, la prima nel 1972 per la regia di  Andrej Tarkovski, la seconda nel 202 per la regia di Steven  Soderbergh con George Clooney come protagonista.



Marco Bonafede